Rischio incendio da cause elettriche
Si è tenuto lo scorso 15 settembre, presso il Padiglione dell’Unione Europea ad Expo 2015, il convegno “Il rischio incendio nell’impianto elettrico” promosso da AICE, l’Associazione rappresentativa, in seno ad ANIE Confindustria, dei produttori di cavi e conduttori elettrici.
L’incontro è stato l’occasione per sensibilizzare le Autorità competenti relativamente al tema della sicurezza negli edifici legato appunto al rischio incendio da cause elettriche. Statistiche alla mano, infatti, questi ultimi sono quantificabili dal 20 al 30% sul totale degli incendi che si registrano ogni anno, senza contare quelli di piccola entità per i quali non si arriva a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Quello che è emerso è che spesso si tende semplicisticamente ad imputare la causa di un incendio ad un corto circuito, quando invece i motivi possono essere i più disparati. La verità purtroppo è che i dispositivi di protezione degli impianti elettrici risultano spesso inefficaci per guasti interni alle apparecchiature. Sono ancora oggi molto diffusi in commercio cavi privi degli specifici requisiti antincendio, sebbene il risparmio sia minimo rispetto a quelli in grado di garantire prestazioni migliori e, soprattutto, una maggiore sicurezza.
Ecco perché assume un’importanza fondamentale l’aspetto della prevenzione e del controllo della qualità. Proprio in quest’ottica si inserisce la nuova normativa che riguarda il settore ed entrerà in vigore a partire dal 1° dicembre 2015. Il Regolamento CPR (Construction Products Regulation), obbligatorio per tutti gli stati membri dell’Unione Europea, all’insegna della trasparenza e della responsabilità, imporrà ai costruttori di cavi, per quanto riguarda l’apposizione della marchiatura obbligatoria CE, fino a questo momento “autocertificata”, la verifica degli standard e il conseguente rilascio da parte di un ente notificato.