Come coltivare la lavanda
Con il suo caratteristico colore a metà strada tra il lilla e l’azzurro e il profumo che sprigiona, la lavanda è in assoluto una delle piante più gradevoli per la vista e l’olfatto, molto ricca tra l’altro di proprietà benefiche e curative. Se ne ricava infatti un olio essenziale in grado ad esempio di alleviare i sintomi delle malattie da raffreddamento, i dolori muscolari e gli spasmi addominali, o anche di facilitare il rilassamento in caso di ansia e insonnia.
Vediamo insieme come coltivare la lavanda in giardino, in vaso o direttamente nel terreno. Si può scegliere di procedere con la coltivazione a partire dalla talea, utilizzando dei rametti lunghi almeno 10 cm, o dai semi., l’importante è che avvenga in una zona soleggiata.
Il periodo ideale per la semina è l’autunno per le zone con clima mite, inizio primavera invece per quelle più fredde. Evitiamo di seminare le piante troppo vicine tra loro, la lavanda ha infatti bisogno di spazio per poter crescere nel modo corretto. Se decidiamo di coltivarla in vaso, dobbiamo ricordare inoltre di rinvasarla in uno più grande in primavera, quando sarà anche tempo di concimare (a due anni di distanza però dall’inizio della coltivazione).
Evitiamo in ogni caso di dare troppa acqua. La potatura va effettuata ogni anno, alla fine del periodo di fioritura. Raggiungerà il culmine del suo splendore dopo tre anni dalla semina.